GUIDA ALL’ASCOLTO:
Bergamo e Brescia ︎︎︎
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Esploratori ed esploratrici ︎︎︎
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Le esperienze ︎︎︎
Le città invisibili ︎︎︎
Il dossier ︎︎︎
La trascrizione ︎︎︎
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Glossario
Una piccola raccolta di vocaboli emblematici della storia che abbiamo voluto raccontare di Bergamo e Brescia - Capitale Italiana della Cultura 2023.
Riflettiamo sull’etimologia di alcune parole di uso comune (alcune di più, altre di meno) per costruire una grammatica collettiva insieme agli esploratori e alle esploratrici che ci hanno accompagnato durante questo viaggio.
Le definizioni che troverete a seguire sono estratte dall’Enciclopedia Treccani. Ci siamo avvalsi di tale fonte, senza pretesa di esaustività delle accezioni del termine.
- PANDEMIA: Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territori e continenti. La p. può dirsi realizzata soltanto in presenza di queste tre condizioni: un organismo altamente virulento, mancanza di immunizzazione specifica nell’uomo e possibilità di trasmissione da uomo a uomo
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SOLIDARIETÀ: La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del concetto. Alla prima fa riferimento, per es., la definizione proposta da L. Gallino nel Dizionario di sociologia (1978), che alla voce Solidarietà scrive: "Termine [...] per designare la capacità dei membri di una collettività di agire nei confronti di altri come un soggetto unitario". Anche la definizione fornita da I. von Reitzenstein (1961, p. 11) mette in rilievo l'aspetto dell'azione collettiva nonché quello dell'eguaglianza della posizione sociale e degli scopi dell'azione. Analogamente, A. Pizzorno (1966, p. 254), a proposito dei sistemi di s., afferma che essi mirano "a rendere eguale per tutti l'appartenenza a una determinata collettività". G.P. Cella (1993), dal canto suo, mette l'accento sull'interesse dell'individuo all'agire solidale.
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UNANIMITÀ: Meccanismo finalizzato a individuare l’alternativa vincente in base all’esito di una votazione. La procedura di voto all’u. stabilisce che la soluzione adottata da una collettività sia quella che ha incontrato le preferenze di ciascuno degli aventi diritto al voto, nessuno escluso. Se l’esito della votazione non attesta l’esatta convergenza di tutte le preferenze, il principio di u. implica inerzia, ovvero la proposta votata non viene accolta e permane la situazione iniziale. Questo aspetto risulta di notevole importanza nella teoria delle votazioni (➔ voto), dato che il rispetto della regola dell’u. comporta di fatto l’assegnazione a ogni soggetto di un diritto di veto. Per questo motivo, tale meccanismo è di norma adottato in contesti in cui il grado delle preferenze tra i votanti sia sufficientemente omogeneo, o tale debba risultare.
- TERRITORIO: Spazio geografico specificatamente delimitato. In economia, il t. rappresenta una componente fondamentale per l’organizzazione dei processi di produzione, per gli equilibri geoeconomici, per gli scambi commerciali e, in generale, per i flussi di beni, servizi, capitali, individui. I processi di localizzazione delle attività produttive sul t. sono stati infatti una condizione essenziale del processo di industrializzazione del sistema capitalistico.
- MITTELEUROPA: Termine tedesco («Europa di Mezzo» o «Centro-Europa») usato per evocare l’ambiente e la tradizione culturale dell’Impero asburgico al suo tramonto. Impreciso sotto il profilo geografico (dai Mari del Nord e Baltico all’Adriatico e al Bacino danubiano), nell’Ottocento ebbe fortuna in geopolitica, da una parte a sostegno pretestuosamente scientifico dell’espansionismo tedesco sui Balcani e della sua proiezione imperialistica verso il Medio Oriente, e dall’altra, secondo una dimensione federale, in certa misura già presente in Metternich, in riferimento alla funzione sovranazionale attribuita all’Impero asburgico, egemone nel mondo tedesco, slavo e italiano, garanzia dell’equilibrio politico del Continente e di un progresso collegato ai valori della tradizione. Negli anni 1840, F. List propose la M. quale grande spazio economico capace di sottrarsi all’egemonia inglese. Nel 1848 la M. era presente nel disegno politico detto dei Grandi Tedeschi del cancelliere austriaco F. Schwarzenberg. Il pubblicista conservatore K. Frantz contrapponeva una M. federale, incentrata sull’Austria, alla prospettiva bismarckiana. L’austroslavismo, che sosteneva l’irrinunciabile ruolo dell’Austria a garanzia dei diritti delle nazionalità minori nel Centro-Europa contro le pressioni del germanesimo e del panslavismo russo, propose il federalismo nell’Impero; pure l’austromarxismo pensava a soluzioni federali. Un’unione federale di Germania e Austria-Ungheria fu auspicata invece da F. Naumann, nel volume Mitteleuropa (1915), quale strumento di potenza mondiale consapevole dei problemi delle nazionalità. Tra le due guerre mondiali infine, il concetto di M. si legò all’espansionismo pantedesco. Le diverse modalità di sviluppo delle economie, le differenziazioni fra il Nord e il Sud del mondo, sono profondamente collegate alle caratteristiche dei t., rappresentate dalla dotazione di risorse naturali, dal grado di organizzazione infrastrutturale raggiunto nel tempo, dalla rete dei sistemi di trasporto, dalle possibilità degli scambi commerciali, dalla disponibilità di risorse umane qualificate, dalla presenza di università, centri di ricerca e altri fattori intangibili in grado di generare esternalità favorevoli alla crescita.